Dal 25 aprile 2024 è stata inibita la presentazione di nuove domande per ottenere l’anticipo del trattamento di fine servizio agli statali. Lo stop riguarda anche le domande già presentate. Continua a leggere l’articolo, per approfondire l’argomento.
In esaurimento le risorse destinate nel Bilancio di previsione dell’INPS per il 2024
Torna alla ribalta lo spinoso tema del pagamento della liquidazione ai dipendenti pubblici attraverso il messaggio (n. 1628 del 25 aprile 2024), diffuso dall’INPS, in cui si chiarisce che è inibita la presentazione di nuove domande a causa delle risorse in via di esaurimento.
A partire dal 26 aprile 2024, fino a nuove indicazioni operative, gli uffici credito delle Sedi territoriali e nazionali non devono procedere al mancato accoglimento delle domande.
Questo stop risulta stridente rispetto al messaggio lanciato dalla Consulta lo scorso giugno che chiedeva con forzala fine dei ritardi, che spesso si trasformano in attese di anni.
Sotto accusa la carenza di personale dedicato all’attività e la formazione insufficiente degli operatori.
Anticipo TFS dipendenti pubblici erogato dall’INPS: cos’è
Dal 1° febbraio 2023 l’INPS fornisce una nuova prestazione agli iscritti alla “gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”, che consiste nell’anticipazione, fino al 100% della buonuscita maturata senza che il pensionato sia costretto ad attendere i tempi ordinari di liquidazione, né la rateizzazione dell’importo spettante.
Tale misura, definita anticipo TFS, che è a prescindere dal tipo di prestazione pensionistica maturata, riscuote successo anche grazie ai bassi costi di finanziamento (tasso d’interesse fisso, attualmente pari all’1% ed una ritenuta dello 0,50% come ristoro per le spese amministrative).
Vuoi ottenere l’anticipo del TFS? Compila il form per richiedere un preventivo immediato.
*I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro