I tassi d’interesse fissati dalla Banca Centrale Europea, dalla Fed e da altre autorità monetarie nazionali costituiscono un parametro fondamentale sia per l’andamento dell’economia, che per il bilancio delle famiglie e di coloro che hanno risparmi investiti o devono rimborsare un mutuo.
Più alti sono i tassi d’interesse, maggiore è il costo dei finanziamenti che gli istituti di credito erogano ai clienti applicando un ulteriore differenziale d’interesse, lo spread che rappresenta un margine di guadagno.
Quando i tassi d’interesse sono bassi, anche i finanziamenti erogati dalle banche costano poco. Ciò costituisce un importante stimolo per l’economia perché spinge consumatori ed imprese a fare investimenti, indebitandosi.
Quando nel 2008 scoppiò la crisi economica causata dal fallimento della banca d’affari americana Lehman Brothers, la Federal Reserve seguita dalla Bce abbassarono i tassi per impedire un inasprimento della crisi.
Per 15 anni abbiamo assistito ad un’economia che cresceva poco con prezzi molto contenuti e con il rischio di deflazione.
Con la fine della pandemia da COVID-19, il PIL mondiale ha iniziato a crescere velocemente, così come la domanda di materie prime, beni e servizi. Da quel momento, i prezzi di mercato sono iniziati a salire. Tale squilibrio ha alimentato l’inflazione ulteriormente aggravata dalla guerra in Ucraina.
Cosa comporta per le famiglie ed i risparmiatori l’aumento dei tassi d’interesse?
Cosa comporta per le famiglie ed i risparmiatori l’aumento dei tassi d’interesse?
Indebitarsi costa di più. I nuovi mutui e quelli già contratti (se sono a tasso variabile), costeranno di più.
Un aumento dei tassi comporta anche un maggior costo del debito pubblico. Gli Stati, infatti, per finanziare il loro deficit emettono dei Buoni del Tesoro. Chi li acquista riceve degli interessi che devono avere un minimo di appetibilità per evitare che gli investitori indirizzino i loro soldi in attività finanziarie più remunerative.
Di regola, quando i tassi d’interesse aumentano, crescono i rendimenti dei titoli di stato, di tutte le obbligazioni, comprese quelle emesse da società private.
Ne consegue che, se l’aumento dei tassi è graduale è utile posizionarsi su obbligazioni di breve periodo che già scontano l’aumento dei tassi e pagano interessi più generosi che in passato.
Rialzo dei tassi: effetti sulle azioni
Che succede alle azioni quando i tassi d’interesse subiscono un rialzo?
Si possono verificare due effetti: uno benefico, quando siamo in una fase positiva per l’economia, ed uno depressivo, quando siamo davanti ad aziende con una crescita degli utili bassa.
Se i numeri in ambito macroeconomico confermano la solidità della ripresa economica, le azioni possono essere favorite anche in fase di rialzo dei tassi. Bisogna comunque essere prudenti perché quando la fase di crescita finisce, ne risentono anche le azioni. E’ quindi sempre opportuno diversificare.
Qual è il miglior modo per fare investimenti quando i tassi sono in crescita?
In realtà, non esiste una risposta esatta. Per quanto si possano analizzare i dati e gli andamenti passati, non esiste una risposta certa una volta per tutte.
L’analisi storica dei dati dimostra che i mercati hanno performance inferiori alla media durante le fasi di aumento dei tassi, ma allo stesso tempo non esistono risultati attendibili su quali siano i settori da privilegiare durante gli stessi periodi.
Rialzo dei tassi: effetti sui mutui
Rialzo dei tassi: effetti sui mutui
L’aumento dei tassi deciso dalla Bce farà aumentare la rata dei mutui a tasso variabile di circa 50 euro. Ce lo fa notare il Codacons fornendo le stime relative agli effetti della decisione. Se il calcolo viene fatto considerando tutti gli aumenti che fino ad ora ha imposto la Banca centrale europea, l’aumento annuo si assesta tra i 1.400 ed i 1.800 euro.
L’aumento, atto a contenere l’inflazione galoppante, si aggiunge allo scottante tema del caro bollette che aggrava il rischio di ritardi dei pagamenti.
Viene da sé, che nel caso di mutui a tasso fisso non vi saranno modifiche, ma per coloro che accendono ora questa tipologia di mutuo, il tasso risulta decisamente più costoso rispetto alle condizioni di qualche anno fa.
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