Indice
- Tipologie di festività
- Trattamento economico delle festività
- Le festività soppresse
- Calendario delle festività retribuite per il 2024
- Calendario delle festività retribuite per il 2025
- Conclusioni
Tipologie di festività
Le festività si distinguono principalmente in festività nazionali e infrasettimanali.
Festività nazionali
Riconosciute su tutto il territorio italiano, devono essere retribuite anche se non cadono in un giorno lavorativo.
Festività infrasettimanali
Cadono in giorni feriali e comportano l’astensione dal lavoro con diritto alla normale retribuzione.
Trattamento economico delle festività
Il trattamento economico varia a seconda che le festività cadano in giorni lavorativi, non lavorativi o di riposo.
Festività cadenti in giorni lavorativi
Il lavoratore ha diritto alla retribuzione ordinaria, pur non prestando servizio.
Festività cadenti in giorni non lavorativi o di riposo
Il lavoratore riceve una quota aggiuntiva o un riposo compensativo, secondo quanto previsto dal CCNL.
Lavoro durante le festività
Prevede una retribuzione maggiorata e, in alcuni casi, un giorno di riposo compensativo.
Le festività soppresse
Alcune festività civili, come San Giuseppe e Ascensione, sono state sostituite con permessi retribuiti regolati dai CCNL.
Calendario delle festività retribuite per il 2024
Include festività come Capodanno, Pasquetta, Festa della Liberazione e altre ricorrenze nazionali.
Calendario delle festività retribuite per il 2025
Le festività per il 2025 includono Capodanno, Epifania, Lunedì dell’Angelo e altre date significative.
Conclusioni
Le festività retribuite sono essenziali per garantire una retribuzione equa e tutelare i diritti dei lavoratori.
Le festività riconosciute e retribuite sono un elemento importante del trattamento economico e contrattuale di ogni lavoratore. In questo articolo, illustriamo le norme vigenti in materia, i diritti dei lavoratori e le festività retribuite previste per il 2025, con particolare attenzione al loro impatto sul cedolino.
Tipologie di festività
Le festività si distinguono principalmente in due categorie:
-
Festività nazionali
Le festività nazionali sono riconosciute su tutto il territorio italiano e devono essere retribuite, anche se non cadono in un giorno lavorativo. Esempi di festività nazionali includono il 1° maggio (Festa del Lavoro) e il 25 aprile (Festa della Liberazione).
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Festività infrasettimanali
Queste festività cadono in giorni feriali e comportano l’astensione dal lavoro con diritto alla normale retribuzione. Se la festività cade in un giorno lavorativo, il lavoratore ha diritto alla normale paga giornaliera; se invece cade in un giorno non lavorativo o di riposo settimanale, spetta una retribuzione aggiuntiva.
Trattamento economico delle festività
-
Festività cadenti in giorni lavorativi
Quando una festività coincide con un normale giorno lavorativo, il lavoratore ha diritto alla retribuzione ordinaria, pur non prestando servizio.
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Festività cadenti in giorni non lavorativi o di riposo
In questo caso, il trattamento economico può variare:
- Retribuzione aggiuntiva: il lavoratore riceve una quota aggiuntiva pari a una giornata lavorativa, oltre alla normale retribuzione settimanale.
- Riposo compensativo: alcuni contratti collettivi (CCNL) prevedono, in alternativa, un giorno di riposo compensativo.
-
Lavoro durante le festività
Se il lavoratore presta servizio in un giorno festivo:
- Ha diritto alla normale retribuzione giornaliera.
- Riceve una maggiorazione per lavoro festivo, stabilita dal CCNL (generalmente tra il 50% e il 100% della retribuzione oraria).
- Può essere previsto un giorno di riposo compensativo, in aggiunta o in alternativa alla maggiorazione.
Le festività soppresse
Alcune festività civili sono state soppresse con la Legge n. 54 del 5 marzo 1977, ma i lavoratori continuano a beneficiare di permessi retribuiti in sostituzione di queste giornate. Le festività soppresse includono:
- San Giuseppe (19 marzo)
- Ascensione (39 giorni dopo Pasqua)
- Corpus Domini (39 giorni dopo Pasqua)
- Santi Pietro e Paolo (29 giugno, tranne che a Roma)
- Unità Nazionale (4 novembre)
Il trattamento di queste giornate è regolato dai CCNL, che stabiliscono il numero di ore di permesso retribuito spettanti.
Calendario delle festività retribuite per il 2024
Per il 2024, le festività nazionali e infrasettimanali retribuite sono le seguenti:
1° gennaio (lunedì): Capodanno
6 gennaio (sabato): Epifania
1° aprile (lunedì): Lunedì dell’Angelo (Pasquetta)
25 aprile (giovedì): Festa della Liberazione
1° maggio (mercoledì): Festa del Lavoro
2 giugno (domenica): Festa della Repubblica
15 agosto (giovedì): Ferragosto
1° novembre (venerdì): Ognissanti
8 dicembre (domenica): Immacolata Concezione
25 dicembre (mercoledì): Natale
26 dicembre (giovedì): Santo Stefano
Santo Patrono: Festività locale legata alla sede di lavoro.
Le date indicate possono variare in base a disposizioni locali o al settore di appartenenza.
Calendario delle festività retribuite per il 2025
Per il 2025, il calendario delle festività prevede:
1° gennaio (mercoledì): Capodanno
6 gennaio (lunedì): Epifania
21 aprile (lunedì): Lunedì dell’Angelo (Pasquetta)
25 aprile (venerdì): Festa della Liberazione
1° maggio (giovedì): Festa del Lavoro
2 giugno (lunedì): Festa della Repubblica
15 agosto (venerdì): Ferragosto
1° novembre (sabato): Ognissanti
8 dicembre (lunedì): Immacolata Concezione
25 dicembre (giovedì): Natale
26 dicembre (venerdì): Santo Stefano
Santo Patrono: Festività locale.
Anche in questo caso, le date sono indicative e soggette a variazioni a seconda del CCNL o delle specificità locali.
Conclusioni
Le festività retribuite rappresentano un elemento importante per la tutela dei diritti dei lavoratori. La loro regolamentazione varia a seconda del calendario e del contratto collettivo applicabile, ma il principio generale è garantire una retribuzione equa e completa durante questi giorni, anche quando cadono in giornate di riposo o non lavorative.
Essere informati su come le festività influenzano il cedolino paga permette ai lavoratori di comprendere meglio i propri diritti e ai datori di lavoro di garantire un trattamento economico corretto, riducendo il rischio di contenziosi.
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