- Cos’è un decreto ingiuntivo?
- Quando e come opporsi a un decreto ingiuntivo
- Motivi validissimi per opporsi a un decreto ingiuntivo
- Il credito non esiste o è già stato pagato
- Il credito è prescritto
- Vizi formali nel decreto ingiuntivo
- Il contratto o l’accordo è nullo
- Il credito è errato o parziale
- Cosa succede dopo aver presentato opposizione?
- Cosa fare se il decreto è già esecutivo?
- Conclusione: come difendersi da un decreto ingiuntivo
Ricevere un decreto ingiuntivo può essere un’esperienza stressante e preoccupante, soprattutto se non si conoscono bene i propri diritti e le possibili azioni di difesa. Ma cos’è esattamente un decreto ingiuntivo? E, soprattutto, come si può opporre per evitare conseguenze negative?
Vediamo insieme cos’è un decreto ingiuntivo, quando può essere impugnato e quali strategie adottare per difendersi efficacemente.
- Cos’è un decreto ingiuntivo?
Il decreto ingiuntivo è un provvedimento emesso dal giudice su richiesta di un creditore, che permette di ottenere rapidamente una condanna al pagamento da parte di un debitore. Si tratta di uno strumento veloce e semplificato, utilizzato quando il creditore può dimostrare l’esistenza del credito attraverso prove scritte.
- Base legale: il decreto ingiuntivo è disciplinato dagli articoli 633 e seguenti del Codice di Procedura Civile.
- Finalità: permette al creditore di ottenere un titolo esecutivo in modo rapido, senza avviare un’ordinaria causa civile.
- Caratteristica: viene emesso inaudita altera parte, cioè senza che il debitore venga ascoltato preventivamente.
📌 Esempi di crediti che possono essere richiesti con decreto ingiuntivo:
✔️ Fatture non pagate per forniture di beni o servizi.
✔️ Mancato pagamento di affitti o spese condominiali.
✔️ Restituzione di somme derivanti da contratti o prestiti.
✔️ Mancato pagamento di parcelle professionali (avvocati, medici, consulenti, ecc.).
Se il debitore non reagisce nei termini stabiliti dalla legge, il decreto ingiuntivo diventa definitivo e può essere eseguito, portando a pignoramenti e altre azioni di recupero forzoso.
- Quando e come opporsi a un decreto ingiuntivo
Se si riceve un decreto ingiuntivo con il quale viene richiesto il pagamento di una somma, è possibile fare opposizione per evitarne l’esecuzione. Tuttavia, l’opposizione deve essere motivata e presentata nei tempi corretti.
- Termine per l’opposizione: 40 giorni dalla notifica del decreto (art. 641 c.p.c.).
- Dove si presenta: davanti al giudice che ha emesso il decreto (Tribunale o Giudice di Pace).
- Come si presenta: con atto di citazione, notificato al creditore.
💡 Se non si presenta opposizione entro il termine, il decreto diventa esecutivo e il creditore può avviare il pignoramento.
- Motivi validissimi per opporsi a un decreto ingiuntivo
Non tutti i decreti ingiuntivi sono legittimi e possono esserci validi motivi per opporsi. Vediamo i principali.
📌 1. Il credito non esiste o è già stato pagato
Se il credito richiesto non è dovuto o è stato già saldato, il debitore può dimostrare l’infondatezza della richiesta. Prove utili possono essere ricevute di pagamento, estratti conto, bonifici o accordi scritti.
📌 2. Il credito è prescritto
Molti crediti hanno termini di prescrizione specifici (ad esempio:
10 anni per crediti ordinari,
5 anni per affitti e bollette,
3 anni per parcelle professionali).
Se il creditore ha richiesto il pagamento dopo la scadenza dei termini di prescrizione, il debitore può opporsi.
📌 3. Vizi formali nel decreto ingiuntivo
Se il decreto presenta errori di notifica, dati mancanti o altre irregolarità, l’opposizione può basarsi su questi vizi di forma.
📌 4. Il contratto o l’accordo su cui si basa il credito è nullo
Se il decreto ingiuntivo si basa su un contratto viziato, irregolare o non valido, si può contestare la richiesta di pagamento.
📌 5. Il credito è errato o parziale
Se l’importo richiesto è superiore a quanto effettivamente dovuto, si può chiedere una riduzione del debito.
- Cosa succede dopo aver presentato opposizione?
Quando l’opposizione viene presentata, si avvia un vero e proprio processo civile, durante il quale il giudice valuterà la fondatezza del credito.
📌 Possibili scenari dopo l’opposizione:
✅ Vittoria del debitore: Il giudice annulla il decreto ingiuntivo e il debitore non deve nulla.
✅ Accoglimento parziale: Il giudice riduce l’importo del credito.
✅ Vittoria del creditore: Se il giudice conferma il decreto, il debitore dovrà pagare, con il rischio di pignoramenti e interessi aggiuntivi.
🔍 Attenzione: In alcuni casi, il giudice può dichiarare il decreto provvisoriamente esecutivo, costringendo il debitore a pagare subito, anche se l’opposizione è in corso.
- Cosa fare se il decreto è già esecutivo?
Se il decreto è stato dichiarato esecutivo prima dell’opposizione, il creditore può iniziare azioni di recupero forzoso, come:
- Pignoramento del conto corrente.
- Blocco dello stipendio o della pensione.
- Pignoramento di beni mobili o immobili.
📌 Strategie per evitare il pignoramento:
✔️ Chiedere la sospensione dell’esecuzione al giudice.
✔️ Tentare una conciliazione con il creditore per rateizzare il pagamento.
✔️ Dimostrare che il credito è inesistente o già pagato.
- Conclusione: come difendersi da un decreto ingiuntivo
Ricevere un decreto ingiuntivo non significa essere automaticamente obbligati a pagare. Ci sono numerose strategie di difesa, a seconda del caso specifico.
Cosa fare subito se si riceve un decreto ingiuntivo:
✅ Leggere attentamente l’atto e verificare se il credito è legittimo.
✅ Raccogliere prove e documenti che possano dimostrare l’eventuale infondatezza della richiesta.
✅ Consultare un avvocato per valutare l’opposizione.
✅ Agire entro 40 giorni per evitare che il decreto diventi definitivo.
Se il decreto è già esecutivo, è ancora possibile difendersi chiedendo la sospensione dell’esecuzione o trovando accordi di saldo e stralcio con il creditore.
💡 Conclusione: conoscere i propri diritti e agire tempestivamente è fondamentale per evitare problemi più gravi. Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo, non ignorarlo e valuta con attenzione le tue opzioni legali!
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