Indice
- Cos'è il bonus ristrutturazione?
- Chi può beneficiare del bonus?
- Interventi ammessi
- Quando devono essere effettuati i pagamenti?
- Documenti indispensabili per ottenere il bonus
- Pagamenti prima e dopo la fine dei lavori
- Errori da evitare
- Conclusioni
Cos'è il bonus ristrutturazione?
Detrazione e limiti
Il bonus ristrutturazione consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione è suddivisa in 10 quote annuali di pari importo e sarà valida fino al 31 dicembre 2024.
Chi può beneficiare del bonus?
Beneficiari ammessi
- Proprietari degli immobili.
- Titolari di diritti reali o personali di godimento (usufruttuari, locatari, comodatari).
- Coloro che sostengono le spese ammesse dalla normativa.
Interventi ammessi
Tipologie di lavori
- Manutenzione straordinaria.
- Restauro e risanamento conservativo.
- Ristrutturazione edilizia.
- Manutenzione ordinaria (solo per parti comuni condominiali).
Quando devono essere effettuati i pagamenti?
Principio di cassa
Conta l’anno in cui viene effettuato il pagamento tramite bonifico parlante, indipendentemente dalla data di fine lavori.
Pagamenti a cavallo tra due anni fiscali
Se un pagamento viene effettuato entro il 31 dicembre, sarà detraibile nella dichiarazione dell’anno successivo.
Documenti indispensabili per ottenere il bonus
Documenti richiesti
- Fatture comprovanti le spese sostenute.
- Pagamenti effettuati tramite bonifico parlante.
Caratteristiche del bonifico parlante
Il bonifico deve contenere:
- Causale del versamento.
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione.
- Partita IVA o codice fiscale dell’impresa che ha effettuato i lavori.
Pagamenti prima e dopo la fine dei lavori
Pagamenti anticipati
Se pagati prima della fine dei lavori, le fatture devono indicare chiaramente che si tratta di acconti.
Pagamenti successivi
Per pagamenti dopo la fine dei lavori, le fatture devono riportare la dicitura saldo.
Errori da evitare
Principali errori
- Pagamenti non tracciabili (es. contanti).
- Fatture incomplete o poco dettagliate.
- Ritardi nella predisposizione del bonifico parlante.
Conclusioni
Segui le regole per ottenere il bonus
Il rispetto delle regole è fondamentale per ottenere il Bonus Ristrutturazione. Ricorda di effettuare pagamenti tracciabili tramite bonifico parlante e di conservare tutta la documentazione necessaria.
La questione della tempistica dei pagamenti per il Bonus Ristrutturazione è un aspetto cruciale per chi desidera sfruttare questa importante agevolazione fiscale. Nonostante l’ormai consolidata normativa sulle detrazioni edilizie, continuano a sorgere dubbi, soprattutto per quanto riguarda i termini entro cui effettuare i pagamenti rispetto alla fine dei lavori.
Cosa succede, quindi, se le spese vengono pagate dopo la dichiarazione di fine lavori a cura del direttore dei lavori? E quali documenti sono indispensabili per non perdere il diritto alla detrazione? In questo articolo rispondiamo a queste domande, analizzando la normativa e fornendo esempi pratici.
Cos’è il bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che permette di detrare dall’IRPEF una percentuale delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, la detrazione è pari al 50% su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione viene fruita nella dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo. Dal 1° gennaio 2025, tuttavia, entreranno in vigore nuove soglie e limiti agevolativi.
Chi può beneficiare del bonus?
Il bonus ristrutturazione non spetta solo ai proprietari degli immobili, ma anche a:
- Titolari di diritti reali o personali di godimento (usufruttuari, locatari, comodatari);
- Coloro che sostengono le spese e che realizzano interventi ammessi dalla normativa.
Gli interventi devono riguardare edifici esistenti e non possono configurare una nuova costruzione, ad eccezione della realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
Interventi ammessi
- Manutenzione straordinaria;
- Restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia;
- Manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni condominiali).
Per interventi su singole unità immobiliari sono escluse le spese per manutenzione ordinaria, a meno che queste non siano parte di un intervento più ampio.
Quando devono essere effettuati i pagamenti?
Una delle domande più frequenti riguarda la tempistica dei pagamenti: devono essere effettuati prima o dopo la fine dei lavori? La normativa fiscale italiana prevede che:
Rileva il principio di cassa: ciò significa che per le persone fisiche fa fede l’anno di pagamento della spesa, indipendentemente dalla data di conclusione dei lavori.
Pagamenti a cavallo tra due anni fiscali
Se i lavori terminano a novembre 2024, ma il pagamento finale viene effettuato entro il 31 dicembre 2024, la spesa sarà detraibile nella dichiarazione dei redditi del 2025 (periodo d’imposta 2024). Al contrario, se una parte della spesa viene pagata nel 2025, questa potrà essere detratta a partire dalla dichiarazione 2026 (periodo d’imposta 2025).
Nota importante: ai fini della detrazione, conta la data di predisposizione del bonifico, non quella di accredito delle somme all’impresa.
Documenti indispensabili per ottenere il bonus
Per non perdere il diritto al bonus ristrutturazione, è necessario:
- essere in possesso delle fatture comprovanti le spese sostenute;
- effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante (come previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011).
Caratteristiche del bonifico parlante
Il bonifico parlante deve riportare:
- Causale del versamento (richiamo alla normativa di riferimento);
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- Partita IVA o codice fiscale dell’impresa che ha effettuato i lavori.
Pagamenti prima della fine dei lavori
Se i pagamenti vengono effettuati prima della conclusione dei lavori, le fatture devono:
- Indicare chiaramente che si tratta di acconti;
- Specificare la natura degli interventi e l’ubicazione dell’immobile.
Pagamenti dopo la fine dei lavori
Se i pagamenti vengono effettuati dopo la conclusione dei lavori, le fatture devono:
- Riportare la dicitura “saldo”;
- Dettagliare con precisione le lavorazioni eseguite.
In caso di lavori extra-contratto, sarebbe opportuno specificarlo in fattura, sebbene questo aspetto attenga al rapporto tra impresa e contribuente e non venga esaminato dall’Agenzia delle Entrate.
Errori da evitare
Per non compromettere la fruizione del Bonus Ristrutturazione, ecco i principali errori da evitare:
- Pagamenti non tracciabili: non utilizzare mezzi di pagamento diversi dal bonifico parlante;
- Fatture incomplete: mancanza di dettagli sugli interventi;
- Ritardo nella predisposizione del bonifico: attenzione ai pagamenti a cavallo d’anno.
Conclusioni
Il bonus ristrutturazione rappresenta una grande opportunità per i contribuenti, ma richiede il rispetto rigoroso di specifiche regole.
Per quanto riguarda la tempistica dei pagamenti, è fondamentale seguire il principio di cassa e assicurarsi di effettuare pagamenti tracciabili tramite bonifico parlante, sia prima che dopo la conclusione dei lavori.
Infine, la documentazione deve essere completa e dettagliata, con fatture che attestino chiaramente gli interventi effettuati e la relativa natura (acconto o saldo). Seguendo queste indicazioni, sarà possibile ottenere senza difficoltà la detrazione IRPEF prevista dalla normativa vigente.
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