La conservazione delle bollette e delle fatture è una pratica importante per la gestione finanziaria personale. Tuttavia, molte persone spesso si domandano per quanto tempo sia necessario conservare questi documenti prima di poterli eliminare in modo sicuro. In questo articolo, illustreremo le linee guida e le raccomandazioni per la conservazione di bollette e fatture.
Bollette e fatture: qual è la differenza?
Prima di esaminare le raccomandazioni sulla conservazione, è importante comprendere la differenza tra bollette e fatture:
- Bollette: le bollette sono documenti emessi dalle aziende di servizi pubblici e privati per registrare il consumo di servizi come elettricità, gas, acqua, telefono, internet, e altri servizi correlati. Le bollette contengono informazioni sul consumo, le tariffe applicate e i dettagli del pagamento.
- Fatture: le fatture sono documenti emessi dalle aziende per registrare le transazioni commerciali, inclusi i beni venduti o i servizi resi. Le fatture contengono dettagli come la descrizione dei beni o dei servizi, il prezzo unitario, l’importo totale, le condizioni di pagamento e le informazioni fiscali.
Linee guida per la conservazione
Le linee guida per la conservazione delle bollette e delle fatture possono variare a seconda del tipo di documento, delle normative fiscali e delle esigenze specifiche di ogni individuo. Tuttavia, di seguito sono indicate alcune raccomandazioni generali:
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Bollette
Luce, gas e acqua – 2 anni
Telefono sia fisso che mobile – 5 anni
Internet – 5 anni
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Spese domestiche
Ricevute affitto – 5 anni
Ricevute spese ordinarie condominio – 5 anni
Ricevute spese straordinarie condominio – 10 anni
Ricevute lavori di ristrutturazione per detrazioni fiscali – 6 anni
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Sanzioni
Sanzioni amministrative – 5 anni
Multe stradali – 5 anni
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Tasse
Ricevute invio dichiarazione dei redditi – 7 anni dall’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
Tassa rifiuti – 5 anni
Canone Rai – 10 anni
Bollo auto – 3 anni dal 1° gennaio dell’anno di pagamento
Ricevute pagamento imposte – 5 anni dall’anno successivo a quello della dichiarazione
Ricevute spese detraibili – 5 anni dall’anno successivo a quello della dichiarazione
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Acquisti
Fatture acquisti effettuati con partita Iva ai fini della garanzia – 1 anno; come prova del pagamento per acquisiti o servizi – 10 anni; quando il prestatore di servizi è un professionista come ad esempio l’avvocato – 3 anni
Ricevute e fatture alberghi e ristoranti – 6 mesi
Scontrini -2 anni
Rette scolastiche – 1 anno (nel caso di spese detraibili, 5 anni)
Ricevute insegnanti privati – 1 anno
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Assicurazioni e banca
Estratti conto corrente banca – 10 anni
Quietanze assicurazioni – 1 anno dalla scadenza
Cambiali – 3 anni dalla scadenza
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Atti notarili e di stato
Vanno conservati per sempre
Pagamenti con modalità elettroniche o con domiciliazione
Le utenze pagate attraverso la domiciliazione bancaria possono essere cestinate perché fa fede l’estratto conto della banca.
Conclusioni
La conservazione delle bollette e delle fatture è una pratica importante per garantire la trasparenza finanziaria, la conformità normativa e la gestione efficace delle transazioni commerciali e dei pagamenti. Seguire le linee guida raccomandate per la conservazione dei documenti può aiutare a evitare inconvenienti futuri e a facilitare la gestione delle finanze personali e aziendali. Inoltre, l’adozione di soluzioni di archiviazione elettronica sicure può semplificare il processo di conservazione e garantire la protezione dei dati sensibili.
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